La prevenzione ortodontica

Si chiama prevenzione l’insieme delle attività che si compiono con lo scopo di ridurre la probabilità che si verifichino eventi non desiderati.

In ambito sanitario, la prevenzione si divide in:

prevenzione primaria: agisce sul soggetto sano. Promuove l’adozione di comportamenti corretti che hanno lo scopo di ridurre la probabilità di insorgenza di malattie e disfunzioni.
È prevenzione primaria l’insegnamento per l’adozione di sane abitudini alimentari; è prevenzione primaria l’insegnamento delle abitudini corrette di igiene, ed è prevenzione primaria l’educazione allo sport e al movimento, per mantenere in salute il corpo.

prevenzione secondaria: è un intervento di secondo livello, che consiste nel diagnosticare precocemente un problema, una malattia o una disfunzione.
E’ prevenzione secondaria il controllo periodico che l’odontoiatra esegue per intercettare carie, infiammazioni gengivali o problemi masticatori prima che determinino lesioni irreversibili.

prevenzione terziaria: è quella correlata a malattie ben conosciute, per le quali esistono vaccini o sistemi di controllo dell’andamento stesso della malattia.

Corretta igiene orale

Nell’ambito della prevenzione ortodontica primaria, gli odontoiatri e gli igienisti dentali, promuovono incessantemente l’importanza della corretta igiene orale.
Appena spunta il primo dente da latte, si consiglia ai genitori di usare lo spazzolino, affinché il bambino si abitui alla ritualità dello spazzolamento più volte al giorno. Man mano che il bambino cresce, acquisisce maturità e il controllo sempre più raffinato dei movimenti. Questo gli permette di perfezionare la manualità di spazzolamento e di perseguire l’obiettivo di mantenere la bocca sana, attraverso una corretta igiene orale e alimentare.
Dentista e igienista continuano a promuovere e vigilare sul livello di igiene orale che il paziente è in grado di mantenere, perché è lo strumento principale per ridurre il rischio di insorgenza di carie e infiammazioni.
In base al livello di cariorecettività del paziente, metteranno in atto tutte le manovre preventive disponibili, per aumentare il livello di protezione del dente. Tra queste vi sono i consigli alimentari, le applicazioni di fluoro o di vernici fluorate e l’esecuzione delle sigillature, che prevedono la pulizia accurata da batteri e residui alimentari delle superfici masticanti dei denti, rivestite poi da una vernice protettiva che sigilla i solchi.

Le prime visite ortodontiche

L’ortodontista attua manovre di prevenzione secondaria visitando il bambino fin da piccolo (entro i 6 anni), intercettando precocemente eventuali malocclusioni, disfunzioni o anomalie di crescita.

Le linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva promosse dal Ministero della Salute affermano infatti:

“Il corretto sviluppo della dentizione decidua e mista è fondamentale per la salute orale dei soggetti in età pediatrica, poiché contribuisce ad una occlusione stabile, funzionale ed esteticamente armonica. L’identificazione e la valutazione, in termini di frequenza, durata ed intensità delle cause che determinano malocclusione (cattiva occlusione) dovrebbero essere effettuate il prima possibile.”

La prevenzione ortodontica va avviata presto. Portare un bambino di 4 anni dall’ortodontista, significa dargli la possibilità di intercettare precocemente e tempestivamente eventuali problemi. Perché, se da un lato le malocclusioni e le anomalie di crescita possono essere trattate durante tutto l’arco della vita, è altrettanto vero che, diagnosticare e intercettare precocemente il problema, consente all’ortodontista di intervenire al momento giusto della crescita, quando può ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo biologico.