Ti è mai successo di lasciar addormentare il tuo bambino con il biberon? Sono molti i genitori che pur di far dormire i propri bimbi, lasciando che si addormentino attaccati al biberon pieno di latte o al ciuccio bagnato nello zucchero o nel miele. Queste abitudini, in realtà, andrebbero eliminate, perché a lungo andare possono provocare la cosiddetta “carie da biberon”, un fenomeno frequente nei bambini con un’età compresa tra i 2 e i 4 anni.
Cos’è la carie da biberon?
La carie da biberon (Baby Bottle Syndrom-BBS) è definita anche “carie della prima infanzia” (early childhood caries- BBC) ed è considerata uno dei maggiori problemi di salute orale nei bambini in età prescolare, ovvero di età inferiore ai 6 anni, e a volte anche inferiore ai 2 anni. La carie da biberon è una condizione patologica causata dalla cattiva abitudine di porre le sostanze zuccherine a contatto con i denti. È ampiamente diffusa su scala mondiale, con un’alta incidenza in Europa e in Italia.
Quali sono le sue cause?
Le cause della carie da biberon sono multifattoriali:
Cause intrinseche
- lo spessore dello smalto dei denti decidui, (anche detti denti da latte), è più sottile;
- ci sono anomalie di natura genetica nella qualità dello smalto;
- il cavo orale è colonizzato da batteri cariorecettivi (portati a sviluppare con facilità carie) trasmessi dalla mamma.
Cause estrinseche
- le abitudini alimentari ricche di zuccheri liberi, ovvero gli zuccheri aggiunti (come il saccarosio o il fruttosio), sia a livello casalingo che industriale, quelli contenuti nel miele e nei succhi di frutta;
- l’assunzione, soprattutto notturna, di zuccheri liberi a scopo non nutritivo.
In questo caso, la suzione notturna del ciuccio bagnato con il miele o intriso nello zucchero e del biberon con sciroppi, tisane zuccherate, biscotti o succhi di frutta, insieme a una scarsa igiene orale, svolge un’azione primaria nel favorire la carie da biberon. Durante la notte, infatti, si manifestano delle condizioni particolarmente favorevoli per la BBS: la riduzione della saliva, oltre al fatto che si deglutisce di meno, conduce a una minore autodetersione della bocca e a un maggior ristagno attorno ai denti degli elementi fermentabili (in questo caso gli zuccheri).
Come si manifesta la carie da biberon?
Come capire se il tuo bambino soffre di carie da biberon? Se di solito si addormenta con il biberon, ti consigliamo di controllare se lo smalto dei denti (vicino al margine gengivale) è interessato da macchioline bianche. La comparsa delle macchie bianche (white spot di decalcificazione) soprattutto sui dentini frontali, può evolvere in erosioni, fino ad arrivare alla distruzione del dente deciduo coinvolto.
Per semplificare, è possibile classificare le carie da biberon in:
- Tipo I, da lieve a moderata: carie isolate localizzate sugli incisivi e/o i molari. Le cause risalgono a una scarsa igiene orale combinata a una dieta sbilanciata e ricca di zuccheri.
- Tipo II, da moderata a severa: le carie, che iniziano la loro azione distruttiva, sono diffuse sugli incisivi e i molari (soprattutto inferiori). Le cause sono dovute alla suzione notturna degli zuccheri e a una scarsa igiene orale.
- Tipo III, severa: le carie colpiscono quasi tutti i denti da latte, con distruzione delle corone dentarie. Le cause sono dovute ad abitudini alimentari scorrette, insieme a una scarsa igiene orale e a fattori del bambino predisponenti alla carie.
Le “carie precoci dell’infanzia” non possono essere sottovalutate. Hanno, infatti, implicazioni funzionali, estetiche, infettive e ortodontiche per la bocca di un bambino. Per esempio, potrebbe sviluppare infezioni dentali; inoltre, il dolore e il disagio causati dalla carie da biberon potrebbero portare a un’alterazione della nutrizione e a un deficit di sviluppo (nella statura e nel peso). Infine, la perdita precoce dei denti da latte, o decidui, ha conseguenze dirette su molte problematiche di spazio e di sviluppo orale.
Come prevenire le carie dei denti da latte?
Tenendo conto che la carie da biberon colpisce pazienti molto piccoli, è opportuno adottare un atteggiamento preventivo. Fin da quando sono bebè, la prevenzione assume un’importanza fondamentale. L’avvio e il mantenimento di semplici pratiche e abitudini già dall’età neonatale, è in grado di mantenere denti da latte e bocca in salute:
- educazione alimentare: secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS), bisogna evitare di aggiungere zuccheri agli alimenti nei bambini al di sotto dei 2 anni. Inoltre, nei bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni, il consumo di zuccheri aggiunti va limitato entro il 10% del fabbisogno calorico giornaliero.
- corretta igiene orale;
- utilizzo quotidiano di dentifricio a base di fluoro (nelle dosi consigliate in base all’età);
- visite specialistiche di controllo dal dentista già in età precoce;
- applicazioni di fluoro e sigillature (ovvero la chiusura dei solchi dentari) nei soggetti cariorecettivi.