Ti è mai successo di lasciar addormentare il tuo bambino con il biberon? Sono molti i genitori che pur di far dormire i propri bimbi, lasciando che si addormentino attaccati al biberon pieno di latte o al ciuccio bagnato nello zucchero o nel miele. Queste abitudini, in realtà, andrebbero eliminate, perché a lungo andare possono provocare la cosiddetta “carie da biberon”, un fenomeno frequente nei bambini con un’età compresa tra i 2 e i 4 anni.
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Dente del giudizio: cosa è necessario sapere?
Durante i primi anni di vita, il corpo subisce molti cambiamenti dovuti alla crescita e allo sviluppo.
Il sorriso di ogni individuo fiorisce nel susseguirsi di due dentizioni, quella da latte (o decidua) e quella permanente. Tra i 6 e i 12 anni di vita avviene questo passaggio delicato dalla dentizione decidua a quella definitiva. Dopo qualche anno dalla fine della permuta dentale, arrivano anche i terzi molari, noti come “denti del giudizio”. Questi completano la bocca dell’adulto e sono gli ultimi denti a erompere in ordine cronologico. I 4 denti del giudizio spuntano tra 17 e 26 anni circa, quasi a segnare l’ingresso nella maggiore età, sono per questo conosciuti con il nome di “denti del giudizio”.
Perchè il fluoro è importante nella prevenzione della carie?
Carie: un termine che pronunciamo o sentiamo spesso nella nostra quotidianità. Ma forse non tutti sanno che la carie, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, è la malattia più diffusa al mondo. È strettamente legata agli stili di vita, al livello di igiene orale e alle abitudini alimentari e provocata dai batteri presenti nella placca. Può colpire sia i soggetti in età pediatrica sia quelli in età adulta. Ma è possibile prevenirla? Fortunatamente sì: l’applicazione di misure preventive può ridurre la sua incidenza.
Come nasce un sorriso armonico?
È naturale desiderare per sé stessi e i propri cari un sorriso bello e sano. Ma come realizzare questo obiettivo? Non sapendo a chi rivolgersi, inizialmente, ci si potrebbe sentire spaesati. Magari ci si è imbattuti in letture sul web o in racconti di persone non esperte che possono risultare fuorvianti: “l’apparecchio causa disagi”, “i trattamenti sono lunghi”, “quando togli l’apparecchio i denti tornano a muoversi”, “dovevi iniziare prima! o “hai iniziato troppo presto!”.
Il primo compito dell’esperto in ortodonzia è quello di mettere il paziente al centro, cercando di comprendere le sue aspettative e le sue esigenze, per poi occuparsi di informare e spiegare e, solo dopo, arrivare a trattare la malocclusione. Il tempo che l’ortodontista dedica al paziente prima del la terapia è considerato a tutti gli effetti un “tempo di cura”, durante il quale viene offerta un’opportunità di interazione, finalizzata a creare un clima di trasparenza, fiducia ed empatia, fondamentale per ogni percorso terapeutico.
Prevenzione ortodontica:quali sono i comportamenti che agevolano la salute orale?
Avere un bel sorriso non è solo una questione estetica, ma anche di salute. Il benessere fisico di tutto il corpo passa anche attraverso una bocca sana e curata. Per preservarla bisognerebbe prendersene cura fin da piccoli e proseguire da adulti. Ma come riuscire in questo obiettivo? Tramite la prevenzione orale, che comprende le cure, le attenzioni e le buone abitudini che aiutano a mantenere in salute i denti e la bocca. In campo odontoiatrico, la sorveglianza e l’attento monitoraggio da parte del pediatra di famiglia, del pedodontista e dell’ortodontista sono condizioni indispensabili. Possono infatti prevenire e intercettare precocemente problematiche che risulterebbero complicate se non affrontate in fase evolutiva iniziale, riducendo la durata e la difficoltà del trattamento ortodontico successivo.
Le abitudini viziate: cosa sono?
Con la definizione abitudini viziate, che associa due termini solitamente contrapposti, ci si riferisce ad alcuni comportamenti reiterati nel tempo. Inizialmente normali, questi comportamenti diventano viziosi, e quindi inappropriati, quando protratti oltre il momento corretto della loro prevista scomparsa.
Buona Pasqua
CHIUSURA STUDIO
DA SABATO 03 APRILE A MERCOLDì 07 APRILE 2021.
RIAPRIREMO GIOVEDì 08 APRILE CON ORARIO CONTINUATO DALLE 10:00 ALLE 19:30
La Pasqua si avvicina e, a breve, le nostre tavole si riempiranno di dolci e prelibatezze. In particolare sarà il cioccolato a farla da padrone, e soprattutto per i più piccoli sarà tempo di ricevere le tanto amate uova di Pasqua. Vogliamo darvi qualche raccomandazione e, perchè no, sfatare qualche mito.
Cosa fare quando spuntano i denti da latte?
I denti decidui, anche detti “da latte”, sono 20 in tutto (10 sopra e 10 sotto); iniziano a spuntare verso i 6 mesi di vita del bambino per terminare a circa 30 mesi.
Alcuni denti possono erompere in modo “silenzioso”, altri possono invece determinare alcuni fastidi, come:
- gonfiore e dolore gengivale;
- salivazione abbondante;
- irrequietezza;
- lieve rialzo febbrile;
- talvolta diarrea.
Morso inverso dei denti anteriori: di cosa si tratta?
Normalmente gli incisivi superiori si appoggiano sugli incisivi inferiori coprendoli di 3/4 mm come fossero il coperchio di una scatola.
Questa modalità ideale di contatto dei denti anteriori, in assenza di altri problemi, corrisponde generalmente ad un buon incastro dei denti posteriori consentendo un adeguato funzionamento della bocca ed un’estetica bilanciata del viso.
La prevenzione ortodontica
Si chiama prevenzione l’insieme delle attività che si compiono con lo scopo di ridurre la probabilità che si verifichino eventi non desiderati.
In ambito sanitario, la prevenzione si divide in:
– prevenzione primaria: agisce sul soggetto sano. Promuove l’adozione di comportamenti corretti che hanno lo scopo di ridurre la probabilità di insorgenza di malattie e disfunzioni.
È prevenzione primaria l’insegnamento per l’adozione di sane abitudini alimentari; è prevenzione primaria l’insegnamento delle abitudini corrette di igiene, ed è prevenzione primaria l’educazione allo sport e al movimento, per mantenere in salute il corpo.
– prevenzione secondaria: è un intervento di secondo livello, che consiste nel diagnosticare precocemente un problema, una malattia o una disfunzione.
E’ prevenzione secondaria il controllo periodico che l’odontoiatra esegue per intercettare carie, infiammazioni gengivali o problemi masticatori prima che determinino lesioni irreversibili.
– prevenzione terziaria: è quella correlata a malattie ben conosciute, per le quali esistono vaccini o sistemi di controllo dell’andamento stesso della malattia.